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«Die Hütte ist nicht immer ein Paradies. Aber sie ist ein guter Ort um klarer zu sehen, was man im Alltag macht» (La capanna non è sempre un paradiso. Ma è un buon posto per vedere tutto ciò che fai quotidianamente più chiaro)

Questo versetto sta appeso sopra all’entrata della capanna Länta ed è un primo indizio perché il guardiano Thomas Meier si legga da oltre 20 anni di nuovo le scarpe e sale pieno di motivazione sulla Länta. Per questo non sarebbe un nomade, dice Thomas Meier, per lui il cambio oltre città e montagna, villaggio e capanne è una cosa inseparabile.
Questa concezione del mondo la condivide ogni estate con aiutanti da tutte le parti, e con degli amici. Spesso sono incontri su tempo ma ognuno riparte con uno zaino pieno di nuove impressioni ed esperienze. Qui si può vedere che la vita e il lavoro sulla capanna sviluppa una vera mania. Tutti vorrebbero ritornare pure se la vita gli costringe altre vie. E alcuni ce la anno di ritornare.

I lavori sulla capanna sono spessi del genere creativo. Pure se le condizioni come poco spazio, tempeste di neve nell’estate, il controllo della salita durante la pioggia, cucinare per più di 30 persone, la lunga via fino nella valle per fare le spese, la distanza dal paese, dalla città e da tutti gli amici non lo fanno sempre facile.

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